Croasia? Pur essendo già da anni presente negli itinerari turistici e definita da alcuni media internazionali come una sensazione, la Croazia è in alcune parti del nostro pianeta, assieme ai suoi 4 milioni di abitanti, ancora piuttosto esotica. Se si vuole spiegare la sua posizione geografica, aiuta innanzitutto la menzione della vicinanza dell’Italia, come pure di alcuni dei famosi sportivi croati come Šuker, Modrić o Mirko Filipović.
“Ah, ma il vostro mare è bellissimo!” è la più frequente esclamazione dei visitatori più fedeli del paese. Si tratta, nella maggior parte dei casi, degli europei ai quali la Croazia è anche fisicamente molto vicina, motivo per cui hanno avuto l’opportunità di conoscerla un po’ meglio. Per queste persone le calche estive nelle spiagge più gettonate lungo i 6.000 chilometri della costa croata, comprese le 1.244 isole, sono ben note e un prezzo che loro sono disposti a pagare durante le vacanze in questa parte d’Europa. E se vogliono evitare le stesse calche, sanno che cosa fare: andare fino a una delle spiagge più distanti o scegliere qualcos’altro nel mare delle buone offerte della Croazia. Per esempio, visitare i monumenti culturali e storici, godersi l’entroterra verde, assaggiare le specialità della parte della Croazia che hanno scelto per le loro vacanze o cimentarsi in uno degli sport adrenalinici.
Istria e le isole quarnerine – le spiagge più vicine per molti europei
Quali sono le alternative alla spiaggia e al mare in Istria? Nella regione più turistica della Croazia, la quale, allo stesso tempo, fa parte della più grande penisola adriatica, i visitatori di solito non perdono l’occasione di visitare l’Arena, anfiteatro romano situato a Pola, la più grande città della Regione istriana, un vero e proprio museo all’aperto dal punto di vista dei monumenti antichi. Nell’elenco delle attrazioni istriane troverete pure la Basilica Eufrasiana a Parenzo, la cui importanza storica e culturale a livello mondiale è confermata nel 1997 con il suo inserimento nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Avrete buone fotografie per le reti sociali e gli album privati anche se visitate Rovigno, città in cui ci troviamo pure noi, ma pure se provate la zip line sopra la Foiba di Pisino.
L’Istria è collegata con il Golfo del Quarnero, con le sue isole, tra cui Krk (Veglia), Cres (Cherso) e Lošinj (Lussino), che a livello del Mediterraneo si distinguono per la loro biodiversità e le condizioni climatiche molto benefiche. Questa parte della Croazia gravita verso Fiume, Capitale Europea della Cultura 2020.
La capitale croata e la Croazia continentale
Se siete a caccia dei like, non perdete l’occasione di visitare alcuni degli otto parchi nazionali e undici parchi naturali. Per esempio, i famosi Laghi di Plitvice, il più conosciuto parco nazionale croato che si trova nella lista del patrimonio mondiale naturale dell’UNESCO. I Laghi di Plitvice si trovano nella Lika, dove potete visitare pure il villaggio natio di Nikola Tesla, Smiljan, e il centro-memoriale dedicato a questo famoso inventore. Qui siete già molto vicino a Zagabria, capitale e centro culturale, scientifico, economico, politico e amministrativo della Repubblica di Croazia. E durante la vostra visita a Zagabria, non perdete l’occasione di godervi una delle attività preferite dai croati – bevicchiare caffè nei bar. Il che sarà una scelta logica dopo un tour dei musei e delle gallerie di questa città, in cui potrete assaporare una ricca offerta. Se volete godervi un ambiente acquatico, recatevi a nord di Zagabria, nella regione di Zagorje, conosciuta per i suoi bagni termali, che costituiscono una parte molto importante del patrimonio e dell’offerta turistica di questa parte della Croazia. Qui troverete pure alcuni dei castelli più conosciuti in Croazia.
Zagabria è solo una delle città sulle rive del fiume Sava, che con il fiume Drava e con il secondo fiume più lungo in Europa, il Danubio, circonda la regione croata più orientale, la Slavonia. Nella più fertile area per la coltivazione del grano in Croazia, oltre ai parchi maturali e alle colture agricole, riescono molto bene pure gli agriturismi.
Dalmazia – da Zara attraverso Sebenico e Spalato fino a Ragusa (Dubrovnik)
In Dalmazia troverete una serie di città storiche, tra cui va menzionata innanzitutto Sebenico, luogo di nascita di Faust Vrančić (Fausto Veranzio), uno scienziato poliedrico vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, il quale è noto come l’inventore del paracadute come lo conosciamo oggi. La più grande città dalmata è Spalato – è la seconda città per grandezza in Croazia. Qui non va persa una visita al palazzo di Diocleziano, un miracolo dell’antica architettura romana, nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1979. Se ciò comunque succede, l’unica giustificazione cui potete ricorrere è la fiacca – anche i croati conoscono molto bene questo stato di mente e corpo, pressoché sublime, durante il quale non si ha voglia di fare alcuna cosa.
Nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale della stessa organizzazione si trova pure l’alimentazione mediterranea, uno degli elementi distintivi anche di questa parte dell’Adriatico. Tuttavia, ciò non significa che nei ristoranti lungo l’Adriatico croato non troverete pure, per esempio, la curcuma, per la quale dicono che in Europa sia stata descritta per la prima volta da Marco Polo. I croati si sono affezionati al più famoso viaggiatore di tutti i tempi così tanto che hanno deciso di “adottarlo” e di dedicargli a Curzola (Korčula), città sull’omonima isola nel sud della Dalmazia, una casa natale. A provvedere a una dose di esotismo proprio in questa parte della Croazia, e parliamo dei dintorni della più famosa destinazione turistica croata, Ragusa (Dubrovnik), furono pure i marinai che dai loro lunghi viaggi portavano le talee di diversi alberi e arbusti. Una parte delle piante si trova oggi nel parco “Arboretum Trsteno”.
Per cui anche qui troverete la Croasia dell’inizio del testo – una fusione tra il Mediterraneo e l’Oriente e un’altra conferma delle ricchezze e della diversità che la Croazia può offrire.